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In questi giorni è stato firmato il Piano Triennale della Ricerca di Sistema elettrico, elaborato dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).
Il decreto fissa le priorità, gli obiettivi generali, i temi e le risorse delle attività di ricerca e sviluppo di interesse generale per il sistema elettrico nazionale.
Sono ammesse attività strettamente legate e funzionali al corretto funzionamento del sistema elettrico nei suoi aspetti generali, presenti e futuri; attività volte a creare una base conoscitiva utilizzabile per successive attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale; attività volte a esplorare nuovi temi e ipotesi scientifiche, per lo sviluppo di tecnologie radicalmente innovative.
Lo stanziamento previsto per il triennio ammonta a 210 milioni di €, in analogia al precedente triennio. Le attività verranno realizzate attraverso gli accordi di programma stipulati dal MISE con soggetti pubblici o organismi a prevalente partecipazione pubblica e le procedure concorsuali per la selezione dei progetti di ricerca non compresi negli accordi di programma.
Uno dei temi che beneficerà dello stanziamento di queste risorse è indubbiamente quello delle smart grid, che saranno l’asse portante del futuro sistema energetico a bassa o nulla emissione di CO2. Un altro tema su cui la Ricerca di Sistema punta molto è la piena ed efficace integrazione delle fonti rinnovabili nelle reti, al fine di contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra a livello globale.